14 maggio 2019
Un centro di tornitura e fresatura WFL, un software TopSolid per garantire la migliore produttività e la massima qualità, sono la punta di diamante della offerta di Sicam, società pavese che produce componenti di qualità per il mondo energetico.
Ci sono più di cinquant'anni di storia e di esperienza nella vicenda della Sicam ( Società Italiana Costruzioni Attrezzature Meccaniche) fondata da Ugo Teruzzi e dalla moglie Albina Franchi insieme ad altri soci. Cinquant'anni di storia e di esperienza che però non hanno distratto chi ha guidato l'azienda allora e chi la guida oggi, Angelo Teruzzi, dall'impegno originario verso il lavoro fatto con passione e qualità.
Infatti era proprio nell'idea iniziale dei fondatori della Sicam che si dovessero garantire lavorazioni meccaniche in conto terzi a patto che fossero di alta qualità e per certi versi comportassero un livello di conoscenza tecnica superiore alla media. Perché già allora nelle convinzioni di Ugo e di Albina c'era l'idea che il futuro si potesse conquistare solo proponendo lavorazioni che non fossero nelle corde di chiunque. Insomma dal 1962 a Cava Manara, dove ha sede la Sicam, sanno bene che la prosperità di una azienda si costruisce sul prodotto sul lavoro di qualità, senza cercare inutili scorciatoie.
Una filosofia esistenziale che dai fondatori si è poi trasmessa senza perdere neppure un atomo di convinzione al figlio Angelo che dal 1998 gestisce in prima persona l'impresa di famiglia.
A onor del vero Angelo Teruzzi, non solo ha tenuto dritta la barra del timone, ma ha saputo anche guidare la propria nave in mari più sereni abbandonando gradualmente il mondo della meccanica generale e andando a specializzarsi laddove il valore aggiunto del prodotto potesse garantire un futuro migliore ai suoi dipendenti e a sé stesso.
Così nel corso degli anni Sicam si è via via avvicinata al modo dell'energia conquistando spazio e clienti importanti nel campo delle turbine a gas, in quelle a vapore e nel mondo non meno facile dei compressori centrifughi.
Strumenti all'avanguardia
“Per poter garantire un futuro prospero alla Sicam – spiega Angelo Teruzzi che nell'azienda ricopre il ruolo di general manager – era indispensabile non solo dare un assetto produttivo più qualificato alla nostra produzione, ma era indispensabile dotarci di tutti gli strumenti produttivi necessari ad assolvere una missione che ritenevamo determinante. Così - è sempre Teruzzi che illustra – ci siamo impegnati molto nel rinnovo del parco macchine utensili, investendo in tutti gli strumenti più moderni che individuassimo per assolvere alle nostre esigenze”.
Il risultato di questa scelta è nel parco macchine della Sicam che sinceramente è davvero imponente quando a qualità e a raffinatezza degli strumenti operativi. Non ci riferiamo solo a macchine utensili di alto livello, ma a tutti gli strumenti che servono per rendere la nostra azienda efficiente. E le assicuro che in Italia non è sempre così facile. Anzi è molto difficile fare impresa n Italia. Il livello di burocrazia e di inefficienza che dobbiamo affrontare a volte quasi scoraggia. Se faccio i conti con i miei concorrenti all'estero mi rendo conto che spesso dobbiamo faticare il doppio per ottenere i medesimi risultati. Non mi riferisco solo a una questione burocratica ma all'intero sistema che spesso arranca e diventa faticoso. Oggi far impresa in Italia è davvero difficile”.
Tutto questo fa assumere ulteriore valore al lavoro fatto da Teruzzi e dai suoi. Che non solo hanno investito con regolarità cifre importanti in macchinari, ma hanno investito grandi risorse in formazione, in personale, in certificazioni. Tutte attività apparentemente non cruciali che in effetti finiscono per esserlo. Anche se non sempre sono sufficienti.
“ Oggi Sicam – ci spiega Andrea Morandi che dell'azienda è il direttore di produzione - è una azienda pluricertificata. Ma non da ieri. La prima ISO 9001 per noi risale al 2001. Se ci pensa è un secolo fa. Alla 9001 è poi seguita la 14001 e quindi tutte quelle specifiche richieste dai nostri clienti. Perché, con il lavoro che facciamo, spesso le certificazioni tradizionali non bastano. Ce ne vogliono alcune specifiche su alcune attività che non sono necessariamente comprese in quelle tradizionali. A queste, comunque indispensabili ne dobbiamo ogni tanto aggiungere una per essere qualificati da clienti particolarmente esigenti che devono produrre pezzi con caratteristiche specifiche e tipologia di lavorazione molto particolare.
WFL e TopSolid
Accanto alle certificazioni come dicevamo prima, ci sono gli strumenti di lavoro, macchine e software: categorie che sono al centro dell'attenzione di Sicam. Tanto che basta fare un giro in officina per rendersene conto. A fare colpo, dobbiamo dirlo senza temere di essere sentiti, un centro di tornitura e fresatura WFL Millturn M 120 a 5 assi continui. Si tratta di un vero campione di dimensioni e di operatività: con una diametro sul carro di 1140 mm e una lunghezza tornibile superiore ai 6500 mm e un mandrino di fresatura con una potenza da 30kW a 6000 giri e un magazzino utensili da 108 posizioni ci si rende conto con facilità del livello che Sicam è in grado di offrire ai proprio clienti.
“ Il 2015 – è Angelo Teruzzi che parla – per noi è stato un anno per certi versi di cambiamenti importanti. Infatti nel 2015 non solo abbiamo proseguito nella marcia che ci vede impegnati nell'aggiornamento costante dell'officina, ma abbiamo dato nuovo impulso alla parte software che in una azienda come la nostra è sinceramente importante. Perché in azienda dobbiamo essere in grado di dialogare con i sistemi che vengono utilizzati dai clienti quando ci inviano una matematica anche per un semplice preventivo, e al tempo stesso dobbiamo garantirci una efficienza interna a prova di bomba. Per questo nel caso della WFL abbiamo deciso di rivolgerci a uno specialista che potesse aiutarci nella gestione della macchina in produzione dandoci gli strumenti migliori per poterci garantire precisione, efficienza e qualità del prodotto. Non c'è dubbio che sul centro di tornitura e fresatura di WFL, il software giusto per passare dal disegno alla lavorazione fosse proprio TopSolid”.
Con TopSolid per nuove sfide
In effetti da molti anni WFL e TopSolid condividono una sorta di partnership molto proficua che ha fatto del prodotto francese lo strumento ideale per progettare ogni singolo passaggio che dovrà poi essere realizzato dagli utensili in fase di lavorazione. Un processo che per una macchina così importante e complessa come la WFL in questione esige un prodotto di altissimo livello. Un software importante e capace di affrontare ogni genere di difficoltà riconducendo ogni operazione, anche la più difficile entro livelli accettabili.
“ Se devo essere sincero – ci dice Morandi – non abbiamo mai trovato limiti o difficoltà nell'utilizzo di TopSolid. Anzi devo dire che trattandosi di un prodotto molto evoluto e con un utilizzo di parametrizzazioni spinto, ci siamo convinti che sia in grado di dare il meglio di sé su lavorazioni di grande difficoltà. Quelle per intenderci dove altri strumenti iniziano ad annaspare o a inciampare. Mi sono convinto che più sono grandi le difficoltà di trasferimento della matematica dal disegno alla macchina, più il software reagisce bene. Tanto che ad oggi non siamo riusciti a trovargli dei limiti operativi verso l'alto. Per noi che realizziamo prodotti di livello importante e con tecnicismi elevati, questa è una garanzia di tranquillità e di successo. Adesso stiamo affrontando un nuovo modo di produrre e abbiamo deciso di approcciare questa lavorazione proprio affidandoci a TopSolid che a nostro parere è il prodotto più adatto ad una sfida così importante”.
La prova del fuoco
La sfida in questo caso è davvero importante: si tratta di realizzare un pezzo seguendo concetti diversi dal solito: il pezzo è disegnato senza che vengano riportate tolleranze lineari esplicite, ma solo tolleranze geometriche e di forma.
“ Si tratta di un concetto molto diverso dal solito – ci spiega Angelo Teruzzi – e pensiamo che con TopSolid il percorso, questa nuova sfida sia assolutamente realizzabile. È palese che si tratta di una sfida importante che richiede un prodotto come TopSolid e una capacità da parte nostra di calarci un nuovo modo di ragionare e di intendere le lavorazioni. Quindi penso che proprio per questo motivo TopSolid nei prossimi mesi avrà modo di conquistare nuovi galloni sul campo. Qui cambia tutto, non è più possibile operare secondo il concetto di “stare in tolleranza” e per TopSolid sarà come per noi una sfida importante. Conoscendo le qualità del software di TopSolid credo che proprio in questo frangente, come uno sportivo di razza, saprà esaltare le proprie caratteristiche. D'altra parte, se devo essere sincero non posso che parlarne bene. Sembra fatto apposta per le cose difficili e fino a oggi non siamo riusciti a trovargli dei limiti verso l'alto. Forse, trattandosi di un prodotto così importante e evoluto, lo vedo quasi sottoutilizzato quando si devono fare lavori di routine. Messo alla frusta sono convinto possa dare il meglio di sé”.
Il pezzo da realizzare in questo caso è di forma dove perpendicolarità e parallelismi sono assolutamente particolari e riguardano un particolare di un certo impegno in un Aisi 316AL in cui sono previste molte operazioni complicate, fra queste anche contornature a cinque assi simultanei laddove si possa invece a un primo colpo d'occhio pensare che si tratti di una semplice tornitura. In effetti guardando il disegno del pezzo ci si rende conto facilmente di quale sia l'impegno e lo sforzo di calcolo richiesto a Top Solid per gestire il tutto. Un lavoro molto difficile e qualificante che in Sicam pensano possa essere affrontato con TopSolid senza inutili patemi d'animo.
(articolo redatto da Paolo Beducci su M&A di Aprile 2017)
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